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giovedì 30 maggio 2013

LE SERE DELLA DOMENICA E... LA PIZZA




Per noi la domenica, quando siamo a Milano, significa Pizza.
Con gli amici di sempre, con il fratellone,  anche da soli davanti alla televisione mentre Arc contratta sull'ora in cui andare a letto.
Quando ci sono gli amici, solitamente per non far avverare la famosissima legge di Murphy e per godermi appieno la domenica, chiamiamo la delivery da un locale vicino a casa che fa una buonissima pizza al taglio, alta, soffice e digeribile.

Quando siamo solo noi e magari il fratellone beh, la faccio io.

Anche quando c'è la suocera, la faccio io. Perchè da quando l'ha assaggiata, vuole solo la mia... ed è persino disposta a venire a prendersela lei a casa mia!

Anni e anni di esperimenti più o meno riusciti. Alcune dure come il muro, altre soffici ma poco digeribili.... poi arriva Lei, il suo blog pieno di consigli e di foto fantastiche. Pubblica una pizza meravigliosa ed un link: questo.
Stampo la ricetta addirittura in due copie in modo da averla anche in montagna visto che il primo esperimento è stato meraviglioso.

Poi perdo puntualmente la ricetta (ho il sospetto che sia stata *riciclata* per qualche disegno di Arc ma... non indago)... e pure il link non mi funziona o me lo *fumo* (guai a chi fa dello spirito!!!)

Intanto ho riempito la casa di teglie tonde, rettangolari, estendibili... insomma tutto ciò che si trova sul mercato, tanto che il Martirio comincia ad innervosirsi (e non ha ancora visto cosa nascondo negli armadi del guardaroba ma ssssst non diteglielo!)

Fatto sta che comincio nuovamente gli esperimenti dato che qualche cosa l'avevo assimilato e scuotendo la testa anche Highlander (il neurone superstite) ha qualche timida reazione.

Insomma: alla fine trovo la ricetta che Martirio e Arc hanno definito perfetta e a questo punto ve la passo.

Chi volesse l'originale beh.... salti i passaggi seguenti e vada a questo link (passando anche da Giuseppina che scrive, cucina e fotografa in modo splendido)






Ingredienti per una teglia grande rettangolare (la bascula del forno, per intenderci) di una pizza alta :

400 gr di manitoba o farina di forza, 
100 gr di semola rimacinata, + altra per infarinare la spianatoia
3 cucchiai fiocchi di patate (quelli per il purè in busta, per intenderci)
400ml di acqua di una mozzarella di bufala, 
2 cucchiaini sale e 
7 grammi di lievito di birra (oppure 50 di lievito madre secco)
1 cucchiaino di malto d'orzo (miele in alternativa)
4 cucchiai olio EVO



Sciogliere il lievito con il malto nell'acqua della mozzarella leggermente intiepidita (non deve essere più calda della temperatura corporea, altrimenti i lieviti *muoiono*).
Coprire e lasciar agire. 
Nel frattempo setacciare la Manitoba e la semola, mescolare i fiocchi di patate.
Nel Ken con foglia a K versare il lievito facendo girare al minimo finchè non si amalgama. Impastare per 10 minuti circa
Unire il sale e 2 cucchiai di olio e passare a media velocità (4).
Inserire il gancio e lavorare per 10 minuti a 4 poi alla massima velocità per altri 10 minuti.

Versare sulla spianatoia infarinata con un po' di semola l'impasto che risulterà molto morbido.
Dare 4 pieghe e poi mettere in una ciotola unta con l'olio rimasto e mettere a lievitare in frigorifero per 10/12 ore(coperto). 
Togliere dal frigorifero e portarlo a temperatura ambiente (da 30 minuti a 1 ora dipende dalla stagione o dal riscaldamento di casa). 
Sgonfiare, stendere nella placca e lasciare lievitare per 1 ora circa ... farcire a piacere (io pomodoro, origano e mozzarella di bufala) ed infornare in posizione media a forno caldo 200 °C poi, dopo 5 minuti, abbassare la temperatura del forno a 180°C (statico).

Cuocere per circa 15 minuti e poi controllare a vista sino a doratura.

Servita calda è perfetta.





6 commenti:

  1. Era da tempo che cercavo una ricetta per la pizza alta e morbida ed ero affascinata dalla storia dell'impasto che lievita in frigo per un giorno: quindi mi sono finalmente decisa e, lea la tua ricetta, ho vinto le paure e mi ci sono buttata... E' buonissima, la migliore pizza mai fatta (e ho sperimentato molto....) e, soprattutto, leggera e digeribile. Preparata due volte: prima solo col marito (è avanzato un pugno di impasto che ho surgelato)e poi per una cena nella quale eravamo in sei (e con la quantità della ricetta + l'avanzo scongelato sono venute 2 teglie). Ti ringrazio della ricetta che, letta sul tuo blog, mi ha dato la spinta !
    baci
    Maria Chiara

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    1. Grazie a te! Io sono anni che *giro in giro* per cercare la ricetta perfetta e, dopo il suggerimento di Giuseppina, mi sono riadattata la ricetta e ... NON LA MOLLO PIU'!
      A presto
      Nora

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  2. Buongiorno tatanora!
    Sono Mariangela piacere di conoscerti!
    Io devo farti un monumento, davvero, ho seguito pari pari la tua ricetta della pizza e x la prima volta ho portato in tavola una pizza degna di essere chiamata pizza! Nn mi sembra vero, ho fatto un figurone!!
    Il metodo di cottura poi mi ha cambiato la vita, io ho sempre cotto a 200 gradi x 15 minuti e fuori seccava mentre dentro restava un po' cruda. Giuro nn ci ero proprio arrivata ad abbassare le temperatura dopo i primi 5 minuti!!
    Grazie grazie grazie!!!
    E complimenti x il blog, mi piace il tuo stile.

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    1. Macché monumento! La ricetta non è poi così diversa da tante altre, basta sfruttare i tempi lunghi di lievitazione e la cottura abbassando i gradi.... Il resto è solo esercizio di polsi...
      A presto.
      Nora

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  3. Ti dirò che sui tempi di lievitazionei ci stavo lavorando già da un po', è la temperatura che mi ha sempre fregata, mannaggia a me che nn mi fermo mai a riflettere!! Hai presente i cavalli con le bree??!?? Ecco io sono così!!
    ....come esempio ci stava bene anche un somarello cocciuto adesso che ci penso!!!
    Ho visto le melanzane che hai postato...bbboooooneeeeee!!!
    A presto tatanora ��

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    1. Buone anche le melanzane, light.....per una volta:-)

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