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sabato 13 ottobre 2012

IL PANE DOLCE DEL SABATO


Avete mai riflettuto come ci siano tanti modi di parlare di cibo (o di Food come si usa dire oggigiorno, che fa più figo)?  Spesso pensiamo e parliamo di cibo solo come fonte di sostentamento. A volte ne parliamo in termini di territorialità, di abitudini più o meno corrette nel consumarlo. Ultimamente va molto di moda parlare di educazione alimentare, di dieta mediterranea, di cibo biologico, oppure a chilometri zero. 
Poi ci sono abitudini alimentari legate alla coscienza, tipo chi rinuncia a mangiare carne (vegetariani) o chi si astiene da tutto ciò che è di origine animale (vegani).
Poi ci sono i Foodstylist, i Foodblogger… un mondo intorno al cibo… se ne parla sulla carta stampata, in televisione, per radio, in rete. Si parla di cucina etnica, fusion, di nicchia, tradizionale.
Poi c’è un ambito dove pur si parla di cucina, in rapporto a diversi credi religiosi ma è quello che meno viene approfondito dai più. Tutti sappiamo che ci sono religioni diverse che hanno regimi alimentari differenti, dettati da regole precise scritte nei testi sacri. Queste regole sono sconosciute ai più oppure si limitano a vaghe conoscenze scolastiche tipo: i mussulmani non mangiano maiale e non bevono alcol, i buddisti sono in maggioranza vegetariani, gli ebrei mangiano kasher, i cattolici non mangiano carne il venerdì..
Non tutti approfondiscono, non tutti si fanno domande circa abitudini alimentari dettate da credo religiosi diversi dal proprio. 
Io ho avuto modo di confrontarmi con queste regole alimentari differenti quando, da ragazzina, frequentavo un’amica ebrea. Mi è capitato di essere invitata a pranzo e, da curiosa come sono sempre stata, ho cominciato a chiedere cosa significava cucinare kasher e per quale motivo non potevano mangiare determinati alimenti. I genitori della mia amica, ricordo, mi avevano spiegato che i loro comandamenti religiosi imponevano regole ferree in merito all’alimentazione e che, fortunatamente, nella zona dove abitavano (abitavamo) si trovavano negozi che vendevano prodotti che si attenevano a queste regole.
Negli anni ho perso i contatti con questa amica (si è trasferita, se ricordo bene, negli Stati Uniti) ma mi è rimasto il ricordo dei pranzi con loro, e delle merende … con questo pane dolce del sabato.

Questo pane che è stata la sfida di questo mese lanciata da Eleonora di Burro e Miele, ma condivisa con gioia da tutti credo, visto che la cultura è anche in ciò che mangiamo figuriamoci in ciò che crediamo!
Quindi eccomi qui, con le mani in pasta in una tradizione che non è la mia ma che voglio comprendere, e cerco le analogie del nostro credere in Qualcuno di Grande, Superiore, Padre… e lo sto preparando per un’occasione di un pranzo domenicale, con una famiglia di un’altra confessione religiosa, con i quali si discute di religione, ci si confronta con interesse e senza negare la Verità dell’altro. Mi piace questa occasione, sarà come rendere tutti quanti grazie a Chi ci ha fatti incontrare, perché una preghiera è una preghiera, sempre… e non potrà mai  essere sbagliata.
Questo pane è stato fatto doppio, ed una delle due trecce è stata regalata ai nostri amici, che cambiavano casa perché nella loro casa… non mancasse mai il pane.. anche quello dell’anima.
Quindi ringrazio chi, anche solo stando in cucina, mi sta insegnando anche ad essere umile, e ad imparare a confrontarmi sempre e, soprattutto ad imparare!
Grazie Ele ed un grazie anche alle MenuTuristicheeeee!

PANE DOLCE DEL SABATO.

per due trecce ripiene:

300 gr di farina 00
200 gr di farina 02 uova medie (circa 60-62 gr con il guscio)

100 gr di zucchero
20 gr di lievito di birra
125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio extra vergine d'oliva
10 gr di sale
100 gr. di pistacchi sgusciati
4 cucchiai di miele di acacia
un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
semi di anice



Prima di tutto e importantissimo, setacciare la farina.
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero e far riposare una decina di minuti fino a far formare una schiuma. Mischiare la farina, il sale e lo zucchero e versarci il lievito e cominciare ad impastare, versare poi l'olio e per ultimo le uova, uno ad uno, fino alla loro incorporazione. Lavorare fino a che l'impasto si stacchi perfettamente dalla ciotola, lasciandola pulita.
Lasciar lievitare per almeno due ore, dopodichè, sgonfiare l'impasto e tagliarlo in due parti uguali. Tagliare poi ognuna delle parti in tre.
Stendere su un piano infarinato ognuna delle parti lunghe circa 35 centimetri e larghe 15. 
Tritare i pistacchi grossolanamente ed unirli al miele di acacia.
Spalmare il composto sulle parti della treccia.
Arrotolarle poi sulla lunghezza, in modo da ottenere tre lungi "salsicciotti".Unirli da un capo e cominciare ad intrecciare.
Ripetere l'operazione per la seconda treccia. Adagiare le trecce su una placca da forno unta di olio. Lasciare lievitare ancora due ore. 
Sbattere il tuorlo d'uovo con un cucchiaio di acqua e spennellarlo sulla superficie; spolverare di semi di anice.
Infornare in forno già caldo e STATICO a 200°C per circa 15-20 minuti.


Con questa ricetta partecipo all'MTC di Ottobre di Menuturistico!

47 commenti:

  1. Bellissima interpretazione, in tutti i sensi :-)

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    1. E' bello il senso della ricetta scelta da Ele! Tutti siamo come intrecciati e non ce ne rendiamo conto.
      Buona serata Stefi!!
      Nora

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  2. Penso che non solo dobbiamo parlare di cibo, ma nache ascoltarlo, perchè ha tante cose da dirci, come questo pane, che anche a te ha fatto rivivere ricordi che magari erano rimasti impolverati dal tempo. Sento il tuo ripieno di pistacchi e miele molto nostro, molto mio, anche tu come altri, hai scelto, forse volendo o forse inconsapevolmente, degli ingredienti propri alle nostre origini e te ne ringrazio.
    un bacione.

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    1. Ci sono cibi che parlano, concordo con te. Ricette che intrecciano le nostre vite come le nostre storie...
      Ci sono altresì ingredienti che si incontra con queste storie, con queste vite, e ripensando ai pranzi dalla mia amica, mi parevano sposarne le abitudini, i sapori.
      Sarà stato un caso, ma la mia amica si chiamava come noi!
      A presto... davvero!!
      Nora

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  3. Che la cucina sia l'espressione piu' gustosa della cultura di un popolo, e' fuor di discussione. Con te, diventa anche poesia...Bravissima Nora, ti abbraccio forte forte.

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    1. La poesia è nelle cose che ci attorniano, nei gesti che facciamo, nello stare assieme agli altri. Poesia è negli occhi di chi la riconosce, non in chi la scrive.
      Nora

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  4. Nora e che vuoi aggiungere?? :)
    Miele e pistacchi...e la lista dei pani da provare aumenta!!! ;)

    Anche con il fazzoletto in testa !! Secondo me sono 100 èpunti in più!! ;)

    ciao loredana

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    1. Lori di ripieni ne ho in mente tantissimi ma, se guardo i vostri, i miei sembrano banali. Nell'esecuzione poi delle trecce poi non sono proprio per nulla brava... sarà che ho fatto un maschio e non ho l'allenamento.
      Quanto ai punti: ... 100 si, ma di sutura!
      A presto!!
      Nora

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    1. E di che... per due pezzi di pane?
      Buona sfida anche a te!
      Nora

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  6. wow, mi piacciono molto i pistacchi, il tuo ripieno mi ricorda i dolcetti che abbiamo mangiato a cena.
    Ne è avanzata una fetta? Va che adesso vado da mia mamma, ci starebbe insieme ad un buon caffè :-P

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    1. Visto che di fette non ne erano avanzate..invece fu un te!!!! Grazie è stata una sorpresona vederti e la prossima volta, programmiamo prima così avrò la scusa per fare un dolce!!!
      E' vero, ricorda il ripieno del Baklava.. (si scriverà così?)che mangiammo a Re Salomone....
      Buona notte piccina, riposati!
      Nora

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  7. anch'io mi sono confrontata con una ricetta nuova e regole nuove, ma penso che sia sempre bello imparare, sono andata di miele anch'io per questa prima versione, perfette le tue trecce, baci.

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    1. Mi sa che ci saranno tanti *intrecci* di consigli, ingredienti, storie....
      Il bello di MTC!
      Buona serata Fabiola, e buona sfida!
      Nora

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  8. cazzius! Mi hai ricordato che i semi di anice li adoro e non li uso da tanto tempo :-D

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    1. A me piacciono tantissimo ma Andrea non li apprezza troppo. Per me ci stavano benissimo con il pistacchio ed il miele.
      Buona serata e... aspetto con ansia di vedere che ti inventi!
      Nora

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  9. Io, invece non ho mai conosciuto nessun ebreo, se non Anna Franck e grazie a lei prima e grazie alla mia conversione al cristianesimo (sono pentecostale) ho conosciuto meglio gli ebrei, il popolo eletto da Dio, di cui, avendo assaggiato questa treccia, penso questa sia una espressione alta della Sua presenza! :)

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    1. Stefi... per un attimo ho fatto il conto degli anni che avresti se avessi conosciuto A. Frank direttamente... li porteresti bene!!!
      ;-) Scherzi a parte anche la cucina unisce popoli e religioni... ed è un gran bel modo di tener uniti i popoli.
      Notte bella donna...
      Nora
      PS. Voglio vedere come mi straccerai.... pubblica che son currrriosssa!!!

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  10. ciao!!! piacere di conoscerti!
    anche tu brava a far pani!!!! avrai capito sto girando tra le ricette del pane del sabato.
    Bellissima la tua treccia e immagino piena di sapore.
    Mi unisco ai tuoi lettori, se ti fa piacere passa a trovarmi, sarai la benvenuta
    ciaooooooo

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    1. Ho appena finito di appuntarmi la TUA ricetta! ;-)
      Grazie e piacere mio!
      Se stai pensando di unirti a questo gruppo di matti per l'MTC.... FALLO!!! Si gioca, ci si diverte, si condividono tante cose, SI IMPARA e ci si mette alla prova.... il tutto nel massimo rispetto e nell'allegria.
      Praticamente LAS VEGAS... tra i fornelli!
      Nora

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  11. Nora,i adoro i pistacchi, col miele poi...

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    1. Mariella! Piacciono tanto anche a me, forse è per questo che, tra i dolci orientali, il Baklava è uno dei miei preferiti.
      La tua treccia è spettacolare.... mi serve uno schema per riuscire a copiartela, magari per Natale!!
      A presto...
      Nora

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  12. questo MTC ci sta dando la possibilità di riflettere, ragionare, ripensare a tante cose. eppure son solo ricette... in effetti sono ricette, ma dalla cucina passano molte cose, secondo me.
    e il tuo bel post lo dimostra.
    aggiungo a latere che ti è venuto molto bello, e pistacchi miele e semi di anice è squisito, secondo me

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    1. Tutti noi abbiamo sempre qualcosa da imparare dagli altri, basta ascoltare e, serenamente mettersi alla prova.
      Pani ne ho fatti diversi, diverse sono state le ricette. Questa è una ricetta che ha il pregio di essere buona non solo nel gusto. Il bello sta nel trovare tante persone differenti per usi, costumi, credenze, che apprezzano e si sentono accomunate anche solo dal preparare questo dolce.
      Nessuno pretende di saperne più degli altri, chi insegna e chi impara.... Tutti si condivide.
      Buonanotte
      Nora

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  13. bellissimo post NOra! bella treccia, ottimo il ripieno! :-)
    ciao
    cris

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    1. Il pane di Ele mi ha fatto ricordare un'amica lontana... ed è stato un po' come rivivere quelle merende.
      La treccia non era perfetta ma... con la pratica!
      Ora che bello rileggerti, mentre i tuoi meravigliosi piatti sembrano quadri, e le tue acciughe si arricchiscono di ricette (ahimè io solo una riuscii a mandarne ... mi applicherò di più! promesso!) Spero di vedere anche una tua creazione ... che ci straccerà di sicuro!
      A prestoooooooooooo!
      Nora

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  14. Conosci, approfondisci, ascolti e metti in pratica, non solo nella realizzazione, ma anche nella condivisione: e in mezzo, impasti a mano e inventi un ripieno da estasi garantita, da tanto è intrigante e profumato. Un bel "what else?" non te lo toglie nessuno- e se vai avanti così, vedrai che prima o poi arriverà George in persona, alla tua porta. Quello, però, lo condividi con me, grazie :-)
    Grande Nora, come sempre, del resto!

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    1. Condividere il cibo e l'amicizia è una delle più belle soddisfazioni della vita. Debbo solo ringraziarvi, questa nuova sfida mi è servita anche a ricordarmi di quanto contano le persone che incontriamo, con le quali condividiamo piccoli o grandi tratti di cammino.
      .... con George non saprei.... facciamo che ti dico come è andata????
      Buonanotte bela tusa.
      Nora

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  15. Nora, questo sì che è un post da artista...il pane, favoloso, viene quasi in second ordine...complimenti!
    un bacione

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    1. Come sempre esageri.. è solo che son tornati alla memoria ricordi di adolescente, informazioni apprese e mai dimenticate.
      La bellezza di questa sfida è questa... mettersi in gioco, imparare.
      A presto e... buona sfida!
      Nora

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  16. Come mi sarebbe piaciuto avere un'amica ebrea e poterla frequentare anche a casa. Anche io sono sempre stata affascinata dalle altre culture culinarie, e quanto mi piace questo ripieno!!!!

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    1. Andavamo nella stessa scuola e ci trovavamo a studiare assieme.
      La merenda era questo pane, con altro ripieno o addirittura senza, ma dolce. Me lo sono ricordata al primo morso!
      Nora

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  17. E' un post stupendo, non tanto per la ricetta, che si evde quanto ti è venuta bene e quanto sarà buona ai pistacchi, ma per le tue parole...che fanno di questo pane quel qualcosa in più....

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    1. Credimi, è il pane che fa.... non le parole. E' il post di Ele che ci ha fatto pensare, imparare, crescere.
      Il bello è farlo tutte assieme.
      Nora

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  18. oh Nora carissima... questa bellissima treccia tu l hai regalata a noi.lo ritengo un grande ONORE.. ed è stata un pensiero davvero squisito, e gradito... e dopo il tuo post che spiega tanti "perchè" con tanto garbo e tanto rispetto, è stato ancora di piu apprezzato!
    ti vogliamo tanto bene, bacioni, Angy

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    1. Arrivo ora per problemi con il PC. Il pane è stato solo un gesto piccolo nei vostri confronti... un modo di dirvi quanto speriamo possiate trovare, nella nuova casa, un ambiente sempre sereno e privo di preoccupazioni.
      Un modo di abbracciarvi e ringraziarvi della vostra amicizia.
      Piccola cosa.... ma grande affetto, al di la della lontananza!
      A presto, spero, e buona vita!
      Nora

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  19. Il tuo ripieno mi piace moltissimo (la frutta secca la adoro, chiedilo al mio girovita ;)) ma il tuo post mi piace persino di più: trasuda sentimento, condivisione, memoria. :)

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    1. Sapessi come è contento il mio di girovita.... gongola!
      E' stato il primo ripieno che mi è venuto in mente, poco fantasioso ma mi ricordava i dolci orientali.
      Poi i ricordi sono venuti da soli, ad aiutarmi ad impastare questo pane.
      A presto.
      Nora

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  20. questa volta mi hai commosso davvero... e la tua treccia è fantastica.Grazie Nora, con tutto il cuore!

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    1. Ti ringrazio, Giulia.... Ho appena commentato i tuoi 6 DICO SEI pan dolci del sabato... tu sarai commossa ma io sono estasiata.
      Grazie a te avrò altre 6 E DICO SEI ricette da provare... e la mia dieta???
      A presto.
      Nora

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  21. ciao volevo invitarti al nostro concorso:
    http://orodorienthe.blogspot.it/2012/10/buongiorno-tuttei-voi-e-con-viva-e.html

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    1. Grazie dell'invito, interessante, ma non so se sarei all'altezza... Fammici pensare e poi ti farò sapere... :-)
      A presto
      NOra

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  22. Sai sempre cosa dire e sai scegliere il modo più dolce per farlo ;-)

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    1. Valeria non esagerare con i complimenti! Diciamo che apprezzo questa gara dove, a parte poche eccezioni, tutti possono e vogliono imparare... e chi insegna, lo fa senza spocchia, in modo semplice, pulito... Ripeto ancora una volta che chi mi aiuta a riflettere mi fa un gran regalo.
      See U soon!
      Nora
      PS. Ho visto cosa hai combinato tu... con il canestro che non saprei come incominciare a fare S T R E P I T O S O ... aspetto il post!

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  23. ciao Nora, ci siamo incontrate quest'estate a Milano nell'incontro delle foodblogger con intrusione delle siciliane!!Rivedo il tuo blog e ne trovo numerosi spunti!!!!Un bacione

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    1. Marilenaaaaa!!! Ma ciao bella gioia! Bello vederti anche qui.
      E' stato bello conoscerti e spero di ripeter presto l'esperienza (magari convinco il Martirio a scendere in Sicilia?)
      Dimmi che ti metterai in gioco anche tu e mi farai felice!
      A presto.
      Nora

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  24. I pani iripieni, il racconto, tutto favoloso, per non parlare delle foto.. sei unica, un bacio

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